14° Stage Nazionale

30 Settembre - 03 Ottobre 2021, Caorle (VE)

In allegato il comunicato ed i programmi dettagliati relativi al 14° Stage Nazionale, che si terrà a Caorle (VE) dall'1 al 3 ottobre 2021. Inclusa anche l'informativa per la prenotazione soggiorno (in albergo/appartamento) presso le strutture convenzionate con l'Amministrazione Comunale di Caorle per la suddetta manifestazione. Si prega di procedere con le prenotazioni il prima possibile contattando direttamente le strutture indicate.

Lo Stage Nazionale, evento ufficiale dell'"European Week of Sport 2021", è caratterizzato da una programmazione attentamente studiata e ben strutturata sia per l'indirizzo agonistico che tecnico-didattico ed è ulteriormente arricchito da un programma di pratica del neo Settore Ju Jitsu. Questo evento è andato sempre in crescendo nel corso degli anni e si è certi che anche quest'anno, nonostante il prolungato quadro di difficoltà, sarà comunque in grado di ottenere quel successo organizzativo rappresentativo delle precedenti edizioni. Si prega quindi di dare la massima diffusione all'iniziativa tra i vostri tesserati ed il giusto risalto all'evento attraverso i vostri canali media.

Si segnala il sito internet www.caorle.eu per qualsiasi informazione turistica sulla località di Caorle.

Comunicato 14° Stage Nazionale

Programmi dettagliati 14° Stage Nazionale

Comunicato 14° Stage Nazionale - Settore Ju Jitsu

Informativa per soggiorno 14° Stage Nazionale

NIENTE PAURA: SIAMO LA FIK!

di Fabio Tomei

È indubbio che in questi circa due ultimi anni di stravolgimento totale causato dalla pandemia molti parametri siano cambiati.

Che tutto ciò che era “normale” prima ora non lo sia più; dal rapporto tra le persone, dal modo di relazionarsi, dalla densità di partecipazione ad alcuni eventi permessi, mentre molti non sono stati autorizzati durante questo periodo.

Un periodo che ha un tratto comune in chi lo vive: il tratto della Paura!

Paura che, per chi ha deciso di vaccinarsi, è quella del virus, della capacità distruttiva che ha la patologia che questo stesso virus genera, la paura di trovarsi soli in un reparto specialistico, magari in terapia intensiva, di non poter contare su nessun familiare, su nessun volto caro.

E la paura che, per chi invece ha fatto la scelta contraria cioè quella di non vaccinarsi è quella del vaccino stesso, quel vaccino che dovrebbe essere la risposta al virus per alcuni, in percentuale pochi ma nei numeri comunque un numero altissimo, si parla di sette milioni di non vaccinati in Italia, è un pericolo perché le sue controindicazioni non sono note, non sono state studiate, potrebbero essere pericolosissime.

In mezzo a queste due fazioni c’è la burocrazia statale, che impone controlli, limitazioni, cavilli affinché le due parti non entrino in contatto anche se poi questo non sempre avviene, mi vengono in mente i mezzi pubblici in special modo nelle grandi metropoli, nei supermercati, centri commerciali ecc. Per tornare ad un campo più squisitamente “nostro” e cioè l’ambito sportivo, la legge impone a tutti coloro che fanno attività al chiuso, l’obbligo di green pass a tutti coloro che abbiano compiuto i 12 anni.

Federazione Italiana Karate ha un numero altissimo di associati superiore ai 12 anni di età, ovviamente non tutti sono “agonisti” e partecipano assiduamente a gare, stages o altri eventi similari, ma sempre, nel passato, nel “prima”, ha dimostrato grande capacità di riunire persone in gran numero ai suoi eventi.

FIK ha sempre dimostrato, sin dagli inizi di questa situazione, di voler reagire, nei termini consentiti, alla situazione che la pandemia ha generato, la Segreteria Generale ha puntualmente seguito l’evolversi dei vari DPCM che si susseguivano, mandando migliaia di mail in cui si spiegava, traducendolo dal “burocratese”, cosa si poteva e cosa non si poteva fare; ha puntualmente indicato come fare per accedere ai fondi che venivano messi a disposizione per i ristori delle attività sportive; ha potenziato la sua immagine informatica creando centinaia di ore di collegamento, seguendo in questo modo, gli iscritti, gli agonisti, i tecnici e, udite udite, non si è dimenticata neanche dei genitori creando “tavole rotonde” in cui, grazie all’aiuto di esperti, si potesse dar risposta alle emergenze familiari che si sono create per il prolungato lockdown.

Lockdown, altra parola che abbiamo imparato a conoscere, parola che entrata violentemente nel nostro vocabolario, parola che ha scandito i nostri ultimi mesi di vita.

Come tutti sanno abbiamo vissuto due lockdown, quello da marzo a maggio 2020, quello in cui le persone si affacciavano ai balconi e cantavano o applaudivano, un lockdown seguito da una estate che definire insensata è dir poco, un’estate che ci ha portato a ottobre 2020 a dover richiudere e rientrare di nuovo in isolamento sino a maggio 2021, e questi sette, otto mesi ci hanno fatto veramente “male”, ci hanno isolati, divisi, ci hanno dimostrato che il virus, ad oggi, lo puoi contenere, attenuare ma non ancora debellare e appena si è “mollato” un pochino, vedi maxi schermi per gli europei di calcio e i successivi festeggiamenti, compreso lo scellerato corteo con il bus a Roma, subito ha creato “focolai” che ben ci hanno ricordato la sua pericolosità.

Nel frattempo FIK, all’inizio di ottobre 2020 ha organizzato il suo stage nazionale, il suo primo stage nell’epoca della Pandemia, cosciente, già allora, che durante l’estate non si era tenuto un comportamento in linea con il rispetto e l’attenzione che questo virus merita, e in quell’occasione ha messo in opera un’organizzazione che ha permesso uno svolgimento ineccepibile, con numeri di partecipanti inaspettati e in cui successivamente allo stage nessuno, ripeto nessuno, ha segnalato casi “sospetti” di positività collegate all’evento stesso.

Nei mesi a seguire, FIK ha ripreso la sua attività di formazione e, purtroppo il Corso Nazionale Insegnanti Tecnici, programmato a metà novembre ‘20 (in linea con gli anni precedenti) ha subito lo stop imposto dal nuovo lockdown, ma subito la risposta nello stile FIK, con la creazione di una “regia” che ha saputo tenere in collegamento contemporaneamente quattro classi e sette docenti, interagendo da mattina a sera con i corsisti e coinvolgendoli anche  in  attività  di  conferenza con ospiti esterni, ovviamente tutto  in  modo “virtuale” e, aggiungerei, virtuoso.

Tra giugno e luglio 2021, la Federazione ha organizzato tre gare a livello nazionale, con regole ferme e precise, che prevedevano, tramite accordi preventivi con centri specializzati, l’esibizione del tampone effettuato non oltre le 48 ore dal momento di gara, a cui erano dovuti, atleti, tecnici ed Ufficiali di Gara, l’accesso al palazzetto garantito da un range temporale perfettamente e scrupolosamente seguito, cioè all’interno del Palazzetto potevano sostare solo gli atleti e coach previsti in quell’orario, all’ingresso si era tenuti a cambiare le scarpe e procedere con la sanificazione delle mani, ovviamente la mascherina doveva essere indossata per tutto il periodo e tolta solo per il tempo necessario alla performance di gara, il pubblico non era ammesso.

Ebbene c’è da dire con orgoglio che in nessuna delle gare, ovviamente partecipate con numeri decisamente ridotti rispetto al passato, nessun caso di positività è stato segnalato alla Segreteria Generale. E siamo qui a parlare ora del 2° Stage Nazionale dell’era pandemica (14° dell’era FIK).

Se già avevamo alle spalle l’esperienza del 2020 si sentiva, nell’aria, una sfiducia diffusa e generalizzata, comunque dalla fine del blocco, maggio 2021, non è che i numeri nelle associazioni, fossero risaliti così repentinamente, la paura era ancora diffusa, l’estate stava arrivando, le attività all’aperto attiravano più delle nostre, nelle gare, come già detto, i numeri non erano altissimi seppur consistenti in confronto ad altre realtà, insomma si stentava a ripartire.

La pianificazione dello stage è partita mesi prima, ricordo telefonate e collegamenti nelle calde serate, poi divenute notti, estive in cui i responsabili dell’organizzazione si scambiavano dati, idee, proposte.

Dove veniva pianificato tutto il possibile e dove si provava a pianificare anche l’impossibile, dove si presupponeva il prevedibile ma anche l’imprevedibile o perlomeno l’eventuale imprevisto.

Una organizzazione che ha visto coinvolta FIK dal 30 settembre al 3 ottobre 2021 presso il PalaExpomar ed il Palazzetto dello Sport di Caorle, si avete capito bene: abbiamo raddoppiato! Abbiamo diviso e contingentato tutto lo stage, orari scanditi e rispettati al massimo, esibizione del green pass, rilevamento temperatura, tampone nelle 48 ore precedenti l’inizio dello stage, mascherina FFP2 obbligatoria, un posto per tutti ed ognuno al suo posto, evitati saluti iniziali, finali e di massa, previsti solo quelli di settore, allenamento a coppie fisse ed inamovibili, conferenze tecniche e culturali con distanziamenti fissi, mascherina indossata e posto assegnato, specifico programma per agonisti di kata e kumite e per gli atleti di kata e kumite della squadra nazionale, articolata proposta tecnico-didattica per i praticanti di molti stili e formativa per l’intera classe degli ufficiali di gara nazionali.

Un evento che ha visto la presenza di oltre 550 iscritti, scusate se è poco, scusate se l’orgoglio traspare, scusate se per un attimo battiamo i pugni sul petto e gridiamo “SI! SIAMO LA FIK!!!”.

Questo significa che il nostro lavoro è riconosciuto, che il nostro lavoro viene premiato, che siamo degni della fiducia che i nostri associati ci rivolgono e che ci riconoscono anche coloro con cui collaboriamo, la rivista “Samurai” ed Eurethics ETSIA ad esempio; uno a testimonianza della nostra valenza agonistica e sportiva, l’altra a testimonianza di quella didattica e formativa.

Nell’ambito dello Stage si è svolta anche l’Assemblea Nazionale annuale, ordinaria della Federazione dove il Presidente dott. Riccardo Mosco ha fatto una disamina attenta e puntuale della situazione vissuta e di quella che ci attende, una disamina in cui, comunque, ha messo in risalto le possibilità positive che ci si presentano piuttosto che quelle negative che si potrebbero paventare, pur non trascurando nessuna precauzione.

Caorle ci ha sorriso con tre splendide giornate, ci ha fatto incontrare di nuovo, ed in numero maggiore che non alle gare, ci ha dato la voglia di ricominciare e se questo “pezzo” viene redatto dopo circa un mese è perché la FIK non millanta, ma analizza, cataloga e poi pubblica e con orgoglio ripetiamo che ad oggi nessun caso positivo si è manifestato in chi ha partecipato al 14° Stage Nazionale della Federazione Italiana Karate.

Sicuramente abbiamo fatto o potremmo far errori, nessuno ne è immune, ma c’è una cosa che ci siamo ripromessi tra noi e che il nostro presidente incarna perfettamente, una cosa che pochi ritengono italiana eppure, secondo me, lo è profondamente: quella di essere seri!