9° Campionato del Mondo per Club

Quale potrebbe essere un parametro per misurare la riuscita di un evento sportivo come un Campionato del Mondo di Karate? Per alcuni è sicuramente la partecipazione di atleti in termini numerici, per altri quella degli spettatori. Altri ancora giudicano l’organizzazione dal rispetto degli orari o dalla gestione delle singole gare di categoria, e in questo ci mettiamo l’adeguatezza della classe arbitrale e degli addetti alle attività correlate. I più esigenti ritengono che, solo se tutte queste condizioni si sono verificate, allora si può dire che quella manifestazione è “riuscita”. Prendendo quest’ultimo come parametro di riferimento, allora crediamo che il gruppo della Federazione Italiana Karate, in collaborazione con la rivista “Samurai”, ha soddisfatto tutti i requisiti dando dimostrazione di come si debba organizzare una manifestazione di livello internazionale come il 9° Campionato del Mondo di Karate per Club.
La scelta di Roma come sede era una ghiotta occasione per gli atleti appartenenti alle Società Sportive italiane. Lo spirito della manifestazione, come ribadito dal Presidente Daniele Lazzarini nel discorso di benvenuto, doveva essere incentrato sull’apertura a “tutti gli appassionati del Karate” indipendentemente dalla Federazione o Ente di appartenenza. E in questo spirito la risposta c’è stata ed è stata forte, come forte è stata la risposta delle Federazioni straniere. A parte la numerosa partecipazione delle Società italiane, sottolineiamo di nuovo appartenenti a tutte le Federazioni, questi i gruppi stranieri (Federazioni o Enti) iscritti alle gare: 3 olandesi, 1 belga, 2 rumeni, 2 russi, 1 svedese, 1 danese, 1 polacco, 1 svizzero, 1 sloveno e ben 3 gruppi ucraini. In totale 120 Società/gruppi di 11 paesi hanno dato la loro adesione per un numero complessivo di atleti impressionante: 900 per le gare di Kata e 600 per quelle di Kumite!
Dopo una prima mattinata dedicata al ricevimento e la sistemazione delle delegazioni estere (Venerdì 9), il Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma, nel pomeriggio, è stato il teatro delle gare a squadre (Kata e Kumite).
Sabato e Domenica le gare si sono svolte al “Palacavicchi” di Ciampino, struttura già utilizzata due settimane fa per lo Stage nazionale. La mattina del secondo giorno, dopo che l’On. Marco Di Cosimo ha portato i saluti del Sindaco di Roma, il Presidente Lazzarini ha dato il via alle gare individuali di Kata. Ordinata e massiccia l’affluenza di pubblico che, grazie alle transenne dislocate lungo tutto il perimetro e grazie anche all’eccellente servizio d’ordine messo in campo, ha fatto da degna cornice ai sei tatami disposti nella grande sala centrale. Con questi numeri ovviamente tutte le categorie di atleti, suddivise per stile praticato, sono state coperte.
Domenica, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, l’affluenza di pubblico è stata anche superiore. Puntuale l’apertura, puntuale la chiusura della manifestazione. Anche questo è un fattore importante che va sempre considerato in occasioni del genere.
Un grande successo, quindi, sotto tutti i punti di vista. Una prova che la FIK ha superato brillantemente a dimostrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che in pochi anni ha creato una base solida pronta a… “pensare in grande”.

Maurizio Ceracchi